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ECOBONUS CONDOMINIALE: SI ATTENDE IL PROVVEDIMENTO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

  • Redazione
  • 8 maggio 2017

Ancora una volta l’ecobonus condominiale al centro dell’attenzione, ma questa volta, dal punto di vista delle modalità per la sua fruizione. A sollevare la questione è nuovamente Virginio Trivella, coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE, spesso in prima linea nel sollecitare una più efficace applicazione della misura. Il nodo sono le modalità di attuazione della facoltà di cessione delle nuove detrazioni previste per gli interventi di riqualificazione energetica e di miglioramento sismico delle parti comuni degli edifici condominiali, che devono essere definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate da adottare entro sessanta giorni dal 1° gennaio 20171. Ebbene, come sottolinea Trivella, “Non si conosce il motivo per cui, a due mesi dalla scadenza, il provvedimento non sia ancora stato adottato, anche se ha circolato l’ipotesi che si aspettasse un nuovo aggiornamento legislativo riguardante i nuovi incentivi (i cosiddetti “ecobonus” e “sismabonus” per condomini) in occasione della manovra di finanza pubblica di aprile. Forte, in particolare, era l’aspettativa (delusa) per una modifica che abrogasse il divieto di cessione delle detrazioni agli istituti di credito e agli intermediari finanziari. Invece la Manovrina di primavera è stata emanata senza alcuna novità in questo ambito”. 

COINVOLGERE LE BANCHE

Ma, forse, anche su quest’ultimo aspetto non è ancora detta l’ultima parola. “Ci risulta – commenta Trivella – che l’argomento sia all’attenzione di alcune commissioni parlamentari e che sarà oggetto di discussione nelle prossime settimane. In quanto operatori a stretto contatto con il mercato, auspichiamo fortemente che nel corso dell’iter di conversione in legge sia fornita una risposta adeguata a un problema ormai universalmente riconosciuto. Facilitare il finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica profonda attraverso il coinvolgimento dei soggetti finanziatori nel meccanismo degli incentivi fiscali sarebbe il modo più efficace di stimolare un settore economico oggi scarsamente sviluppato ma dalle enormi potenzialità, connotato da elevate intensità di lavoro e italianità, vastissima capacità di attivazione di economia indotta, a favore dello sviluppo, dell’occupazione, della tutela dell’ambiente e della riduzione della dipendenza energetica dalle fonti fossili”. 

CESSIONE ANNUALE

Peraltro, Trivella puntualizza anche che “Analoghe motivazioni, declinate a favore della sicurezza e dello sviluppo economico delle zone caratterizzate da elevato rischio sismico, valgono a motivare l’abrogazione del divieto di cessione alle banche in relazione agli interventi di miglioramento strutturale degli edifici condominiali. Quale che sia l’intenzione della Direzione dell’Agenzia delle entrate (emanare a breve il provvedimento o attendere la conversione in legge del decreto), crediamo che sia opportuno insistere su un punto che – soprattutto nella deprecabile ipotesi che il coinvolgimento dei soggetti finanziari nel meccanismo dell’incentivazione resti vietato – può essere determinante per favorire la diffusione di schemi efficaci di cessione delle detrazioni. Ci riferiamo all’opportunità che le detrazioni possano essere cedute dai beneficiari anno per anno, secondo necessità, anche a soggetti cessionari diversi”. 

Su tale versante, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE illustra che Questa soluzione, che risulta del tutto compatibile con la formulazione della legge, renderebbe possibile una gestione ben più flessibile delle cessioni, rispetto all’ipotesi alternativa della cessione “in blocco”, favorendo lo sviluppo di attività specializzate, da parte di soggetti finanziari o a essi connessi, volte a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di cessioni. Al contrario, la cessione “in blocco”, oltre a mostrarsi difficilmente compatibile con la facoltà di successiva cessione del credito consentita dalla legge, renderebbe assai più rigidi e onerosi i trasferimenti a causa del maggior rischio imposto ai cessionari. Questi infatti dovrebbero accollarsi il rischio di non riuscire a compensare le quote di detrazione per un periodo (decennale) esteso ben oltre le normali capacità di previsione e programmazione. “Il novero dei soggetti interessati ad acquistare le detrazioni sarebbe fortemente limitato – spiega Trivella -. I maggiori oneri che ne deriverebbero, oltre a rendere meno appetibili gli investimenti, si riverserebbero sul costo degli interventi e, in ultima analisi, anche sull’impegno dello Stato che li incentiva. Non si deve infine dimenticare che gli interventi che, ai sensi delle disposizioni indicate, beneficiano della facoltà di cessione, sono quelli che riguardano le parti comuni degli edifici condominiali. In tale contesto, normalmente caratterizzato da eterogeneità di situazioni ed esigenze dei diversi soggetti coinvolti, scarsa fiducia e tendenza a procrastinare le decisioni di intervento, ogni aspetto che rende più complicate, onerose o rigide le proposte tecniche, economiche e finanziarie si traduce in un ostacolo aggiuntivo alla possibilità di pervenire a decisioni condivise”. 

ERRATA FRUIZIONE DEL BONUS

Un altro aspetto cruciale ai fini della diffusione dell’istituto della cessione delle detrazioni riguarda le conseguenze dell’errata fruizione, da parte dei soggetti beneficiari, delle detrazioni cedute. “È del tutto evidente – conclude Trivella – che i cessionari debbano essere esclusi (salvo il caso del dolo) da qualunque responsabilità o conseguenza derivante da errori o abusi che pregiudichino il diritto a fruire degli incentivi, e che tali responsabilità debbano rimanere in capo ai beneficiari originari cedenti. L’esclusione della responsabilità dei cessionari per i fatti dei cedenti dovrebbe essere affermata esplicitamente dalla norma: qualunque dubbio a questo proposito renderebbe del tutto inutile il provvedimento”.

NO A VINCOLI INACCETTABILI 

“Rimarchiamo che diversi soggetti stanno mostrando interesse a impegnarsi in attività di facilitazione delle cessioni, ma a condizione che non siano posti vincoli inaccettabili alle condizioni operative – chiosa ancora Trivella -. La flessibilità dalle cessioni operate anno per anno e a soggetti diversi, e la corretta attribuzione delle responsabilità per gli errori di fruizione delle detrazioni possono agevolare un’ampia diffusione dello strumento, che si mostrerebbe assai utile per la promozione degli interventi di riqualificazione energetica profonda e di miglioramento sismico degli edifici condominiali. Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate potrebbe allora costituire un passaggio determinante nel difficile – ma ineludibile – cammino verso la decarbonizzazione del settore immobiliare”.

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