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Affitti: tutti i vantaggi di trasmettere i documenti on line

  • Quotidiano Del Condominio
  • 1 ottobre 2019

[A cura di: Stefano Latini – FiscoOggi, Agenzia delle Entrate] Oggi, con un’unica rapida operazione sul web, è possibile registrare nuovi contratti d’affitto e versare le imposte dovute. Prima del 2001, anno d’esordio del servizio di registrazione degli affitti on line – tra ufficio e banca si era costretti a ben quattro passaggi. Dunque, è nel risparmio di tempo, nella semplicità, nello snellimento delle procedure e nell’assenza quasi assoluta di errori, che poggia il successo di un servizio offerto dall’Agenzia delle Entrate ormai da ben 18 anni.

I contratti d’affitto

Tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili, compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva, devono essere obbligatoriamente registrati dall’affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l’ammontare del canone pattuito. Non c’è obbligo per i contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno. L’adempimento deve avvenire entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza, se anteriore. A questo punto, il contratto di locazione può essere registrato:

  • utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia, modalità obbligatoria per gli agenti immobiliari e i possessori di almeno 10 immobili, facoltativa per tutti gli altri contribuenti, purché abilitati ai servizi telematici
  • richiedendo la registrazione in ufficio; in questo caso è necessario recarsi presso uno sportello dell’Agenzia delle entrate e compilare il modello RLI
  • incaricando un intermediario abilitato (professionisti, associazioni di categoria, Caf, eccetera) o un delegato.

In particolare, per la procedura on line è necessario essere registrati a Fisconline/Entratel. In questo caso, l’applicazione da utilizzare, sia per la registrazione del contratto sia per il versamento delle imposte di registro e di bollo, è RLI, in versione di programma da installare su PC o web (che non necessita l’installazione di alcun software).

RLI web: come funziona

In sostanza, RLI web consente di registrare direttamente on line, senza installare alcun software, i contratti di locazione, comunicare proroghe, cessioni e risoluzioni, esercitare o revocare l’opzione per la cedolare secca. Per la registrazione con RLI web è necessario allegare copia del contratto, in formato TIF, TFF o PDF/A. Non è invece obbligatorio allegare copia del contratto, in presenza di queste caratteristiche:

  • locazione di tipo abitativo
  • il contratto è stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione
  • un numero di locatori e di conduttori, rispettivamente, non superiore a tre
  • una sola unità abitativa e un numero di pertinenze non superiore a tre
  • tutti gli immobili devono essere censiti con attribuzione di rendita
    il contratto contiene esclusivamente la disciplina del rapporto di locazione e, pertanto, non comprende ulteriori pattuizioni.

Si precisa che nel caso in cui è compilata la casella casi particolari, è sempre obbligatoria l’allegazione del contratto.

Vantaggi degli affitti on line

I vantaggi offerti sono numerosi: le registrazioni e i versamenti possono, infatti, essere realizzati direttamente dal contribuente o tramite intermediario abilitato (per esempio il commercialista, i Caf, le agenzie immobiliari, le associazioni rappresentative dei proprietari e quelle degli inquilini).

La convenienza a eseguire la registrazione dei contratti di locazione per via telematica dipende dal fatto che l’adempimento avviene con un’unica rapida operazione.

Il ricorso alla procedura telematica gestita dall’Agenzia delle entrate consente di ottenere i seguenti vantaggi:

  • creare e stampare il testo del contratto, utilizzando schemi prestabiliti e adattabili alle proprie esigenze
  • calcolare, senza errori, le imposte dovute
  • registrare l’atto con la trasmissione telematica del file e versare in totale sicurezza le relative imposte
  • provvedere, sempre on line, a pagare le imposte per le annualità di affitto successive alla prima, per le risoluzioni, le proroghe e le cessioni dei contratti in essere.

In particolare, le modalità di pagamento sono tre: addebito da parte del contribuente sul proprio conto corrente, addebito da parte dell’intermediario sul conto corrente del contribuente e addebito da parte dell’intermediario sul proprio conto corrente.

Quanti documenti on line

Infine, una curiosità: negli ultimi anni il ricorso alla trasmissione on line di documenti relativi agli affitti è decollato, come dimostrano i dati della tabella sotto.

Anno Documenti complessivamente trasmessi on line,
anno per anno, nel periodo 2001-2019,
utilizzando il canale Entratel*
2019 2,2mln**
2018 2,9mln
2017 2,7mln
2016 2,5mln
2015 2,3mln
2014 1,8mln
2013 1,2mln
2012 1,1mln
2011 1,2mln
2010 1,3mln
2009 1,3mln
2008 1,3mln
2007 1,4mln
2006 1,3mln
2005 0,5mln
2004 0,5mln
2003 0,3mln
2002 0,05mln
2001 0,01mln

* Nella tabella è riportato il numero dei documenti relativi alla sottoscrizione di contratti d’affitto, inclusi i rinnovi e i relativi versamenti, registrati tutti in via telematica dal 2001 a oggi
**Il dato riferito all’anno in corso, il 2019, si ferma ai primi 8 mesi
Fonte: Agenzia delle entrate

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  • affitti on line
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