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Ristrutturazioni, condizionatori, bonus mobili: le Entrate spiegano le detrazioni

  • Quotidiano Del Condominio
  • 4 marzo 2020

Sono sempre i bonus fiscali, a vario titolo correlati alla casa e al condominio, la tematica più frequentemente oggetto dei quesiti indirizzati dai contribuenti all’Agenzia delle Entrate.

Di seguito alcune delle ultime risposte fornite da Paolo Calderone, l’esperto che cura la rubrica di consulenza fiscale su FiscoOggi: organo ufficiale d’informazione delle Entrate.

Ristrutturazioni: bonus in 10 anni anche per gli ultraottantenni

D. L’anno scorso mio padre ha sostenuto spese per interventi di ristrutturazione edilizia della sua abitazione. Mi è stato detto che avendo più di ottanta anni può detrarre queste spese in 5 anni invece che in 10. È così?

R. No, da qualche anno (dal periodo d’imposta 2012) la detrazione per interventi di ristrutturazione edilizia deve essere ripartita obbligatoriamente in 10 quote annue di pari importo. In passato, precisamente dal 2003 al 2011, solo per i contribuenti con età non inferiore a 75 o 80 anni è stata prevista una diversa modalità di ripartizione della detrazione, che prevedeva di usufruire dell’agevolazione rispettivamente in 5 e 3 rate annuali invece che 10.

Condizionatore a pompa di calore: a quanto ammonta la detrazione?

D. Dovrei installare un condizionatore a pompa di calore nella mia abitazione principale. Ho diritto alla detrazione? Se sì, come risparmio energetico o come ristrutturazione edilizia? Mi darebbe diritto al bonus mobili?

R. L’installazione di un condizionatore a pompa di calore su immobili residenziali, trattandosi di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva, rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali si può usufruire della detrazione Irpef indicata nell’art. 16-bis del Tuir. La detrazione è pari al 50% della spesa sostenuta entro il 31 dicembre 2020 e va ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento della spesa e in quelli successivi.

L’intervento consente di usufruire anche della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, in presenza delle condizioni previste dalle disposizioni che regolano questa agevolazione.

Se da un alloggio ne ricavo due il bonus mobili è uno solo

D. Dopo un importante intervento di ristrutturazione edilizia abbiamo suddiviso la vecchia abitazione in due piccoli appartamenti. Volendo usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici, acquistati per arredare entrambi gli immobili, si chiede di conoscere se è possibile considerare come limite di spesa massima l’importo di 20.000 euro (10.000 per appartamento).

R. Come è noto , la detrazione relativa all’acquisto di mobili ed elettrodomestici deve essere calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per ogni singola unità immobiliare oggetto di “ristrutturazione”.
L’Agenzia delle entrate, tuttavia, ha chiarito che nel caso in cui gli interventi di ristrutturazione edilizia comportino l’accorpamento di più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, per l’individuazione del limite di spesa bisogna far riferimento alle unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli interventi edilizi e non a quelle risultanti alla fine dei lavori.

Nel caso proposto, quindi, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

Tags
  • Agenzia delle Entrate
  • bonus mobili
  • condizionatori
  • pompe di calore
  • ristrutturazioni
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