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Comuni e geometri: un accordo per l’accatastamento degli immobili rurali

  • Quotidiano Del Condominio
  • 26 settembre 2017

[A cura di: Anci]

Siglata a Roma la convenzione tra l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), la Fondazione patrimonio comune (Fpc), il Consiglio nazionale geometri e geometri laureati (Cngegl) e la Cassa italiana di previdenza dei geometri liberi professionisti (Cipag).

L’accordo sul catasto

L’accordo – firmato da Antonio Decaro, presidente Anci, Alessandro Cattaneo, presidente Fpc, Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl, Diego Buono, presidente Cipag – è finalizzato a facilitare l’accatastamento dei fabbricati rurali, a cui sono tenuti per legge i Comuni italiani (ai sensi dell’art. 13, comma 14-ter del DL n. 201/2011).
Grazie a questa intesa, che tutti i Comuni interessati potranno sottoscrivere con i 110 collegi provinciali dei geometri, i compensi professionali peseranno meno sui bilanci comunali e l’individuazione dei geometri professionisti sarà resa più immediata dagli elenchi messi a disposizione dei Comuni italiani dal Cngegl. I costi delle operazioni di accatastamento, infine, potranno essere anticipati da Cipag con un fondo rotativo e, in un secondo momento, restituiti dalle amministrazioni comunali.

Regolarizzare gli immobili non accatastati

La regolarizzazione degli immobili non accatastati, rispetto alla quale l’Anci ha già avviato da tempo un’azione di sollecitazione nei confronti di tutti i Comuni, è utile anche a evitare il rischio di dover pagare per intero le sanzioni previste in caso di inadempienza, che arrivano a superare gli 8 mila euro per ogni immobile. La regolarizzazione tempestiva, invece, consentirebbe di sostenere solo il pagamento di 172 euro per ogni nuovo accatastamento.

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro afferma: “Questo protocollo, che consente di avvalersi delle competenze tecniche dei geometri e di snellire una procedura sollecitata da tempo, va nella direzione che più volte mi sono posto da amministratore e da presidente dell’Anci: una collaborazione con le professioni tecniche che possono partecipare al più ampio processo di riforma della pubblica amministrazione. Il problema degli immobili non accatastati va affrontato e risolto. Con questa firma muoviamo un passo fondamentale in quella direzione”.

Dai condoni al fascicolo del fabbricato

“L’accordo – aggiunge il presidente della Fondazione patrimonio comune, Alessandro Cattaneo – ci consente anche di guardare oltre: sono convinto che questa modalità di collaborazione tra professionisti e Comuni potrà dare le risposte che da troppo tempo si aspettano nel nostro Paese. Come ad esempio sui molti condoni ancora appesi (basta vedere quanto è successo ad Ischia), o sul tema dei controlli della staticità degli edifici ed il fascicolo di fabbricato”.

Proprio per dare continuità alla collaborazione tra categoria e l’Associazione dei Comuni italiani, Cipag e Cngegl parteciperanno inoltre all’assemblea nazionale dell’Anci, dall’11 al 13 ottobre, che si terrà a Vicenza. La presenza della categoria sarà un’ulteriore occasione per illustrare le best practice professionali provenienti dal territorio e messe a disposizione di tutti gli enti locali interessati.

La posizione dei geometri

“La nostra partecipazione all’Assemblea nazionale dell’Anci – dice Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl – è finalizzata a mettere a disposizione dei Comuni le migliori competenze della categoria, nel rispetto del principio di sussidiarietà tra pubblica amministrazione e professionisti, che è stato rafforzato dal recente Jobs act per i lavoratori autonomi”.

“Siamo convinti – commenta infine Diego Buono, presidente Cipag – che iniziative come questa, oltre a costituire un esempio di sinergia pubblico-privato, siano estremamente utili e abbiano una forte valenza di reciprocità: da un lato gli enti locali potranno beneficiare della professionalità e delle facilitazioni per mettere a norma il proprio patrimonio urbano; dall’altro la categoria dei geometri potrà confermare il proprio contributo al miglioramento della vita sociale mettendosi ancora di più al servizio delle comunità locali”.

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