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SCENDONO I CANONI, SALE LA DOMANDA. MA I PROPRIETARI SONO RESTII AD AFFITTARE

  • Redazione
  • 18 marzo 2015

Le avvisaglie di ripresa del settore immobiliare si cercano soprattutto nel comparto delle compravendite. Ma cosa sta accadendo sul versante degli affitti? È quanto ha provato ad indagare il portale Immobiliare.it, analizzando le tre variabili in campo per le locazioni, ossia domanda, offerta e prezzi. Ebbene, stando ai dati raccolti a febbraio 2015, i prezzi dei canoni mensili sono lieve calo, la richiesta sta crescendo ma, a questa, non coincide un aumento dell’offerta, anzi è proprio questa che sta subendo la contrazione maggiore.


NON PIACE AFFITTARE

È cosa nota che in Italia l’idea di offrire in affitto le proprie case non è mai andata a genio ai proprietari di casa, che temono morosità e inquilini problematici; sembra che ora la situazione non sia migliorata affatto, anzi è proprio l’offerta, studiata da Immobiliare.it, che nel mercato degli affitti pare aver subito il calo più evidente. In un anno, ossia rispetto a febbraio 2014, il numero di annunci di case in affitto ha fatto segnare una contrazione del 7%. 

Ovviamente, ci sono anche altre spiegazioni a questo dato, che vanno oltre la paura di inquilini morosi. A commentarle, Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it: “Nonostante affittare il proprio immobile sia una garanzia di rendita fissa, soprattutto se lo si fa nelle grandi città, dare in locazione la propria casa per periodi lunghi non ha più il fascino di un tempo. I proprietari hanno preso a preferire affitti stagionali, come quelli delle case vacanza o dei bed and breakfast, oppure quelli brevi, come avverrà tra poco a Milano in occasione di Expo.


CRESCE LA DOMANDA

La domanda, invece, non segue il trend dell’offerta, dato che continua a crescere l’interesse di chi cerca casa verso gli annunci di locazione. In un anno, sempre in confronto a febbraio 2014, c’è stato un aumento di ricerche verso questo tipo di contratti del 9,9%. È il Centro l’area italiana dove la crescita è stata maggiore, arrivando all’11,9%; al Nord l’aumento è stato del 9,1%, al Sud dell’8%. Con il Centro, portano verso l’alto questo dato anche le città più piccole (quelle che contano meno di 250.000 abitanti) che registrano un aumento del 12,3% rispetto alle grandi che si fermano a un +8,5%.


COSTO DELLA LOCAZIONE

Anche a causa della congiuntura, con la diminuzione degli immobili disponibili in affitto, i canoni di locazione, rispetto allo scorso febbraio 2014, sono scesi di poco, ossia del 2,1%. Ma, come sempre, le diverse zone d’Italia si comportano in maniera differente. Abruzzo, Molise e Friuli Venezia Giulia sono le tre regioni che hanno registrato i cali più vistosi, rispettivamente del 13,4%, 8,9% e 5,8%. Ci sono, di contro, regioni in cui i prezzi sono addirittura aumentati: è il caso della Sardegna che registra un +8,9%, della Calabria con +3% e del Piemonte dove si registra un lievissimo aumento dell’1%. 

Nel nostro Paese, per affittare una casa da 80 metri quadrati servono in media 670 euro al mese. Lo studio di Immobiliare.it ha stilato anche la classifica delle dieci città più care d’Italia per i canoni di locazione. Al contrario di quello che succede per le vendite, non è Roma la prima per i prezzi più alti, ma Milano. Nel capoluogo meneghino un monolocale in affitto arriva a costare circa 600 euro al mese, mentre un trilocale ne richiede 1.200. Invece a Roma bastano 550 euro per prendere un monolocale in locazione e 1.050 euro per un trilocale.

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