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ARRIVA LA DICHIARAZIONE D’INTENTI SULLE CONTROVERSIE NEL REAL ESTATE

  • Redazione
  • 20 giugno 2017

Rics (Royal Institution of Chartered Surveyors), organizzazione professionale globale che promuove e applica standard e qualifiche professionali nel settore real ìestate, presenta il Conflict Avoidance Pledge: dichiarazione di intenti rivolta alle società dell’immobiliare, per prevenire e limitare il rischio di controversie. Le imprese, le organizzazioni e le istituzioni che sottoscriveranno il documento si impegnano concretamente a evitare i conflitti, a identificare sistemi per prevenire i contenziosi e a sostenere una maggiore collaborazione con i partner industriali.

Il Conflict Avoidance Pledge nasce dalla collaborazione tra RICS, le organizzazioni rappresentative del settore immobiliare, delle costruzioni e infrastrutture e quelle impegnate nel settore ADR (Alternative Dispute Resolution – Metodi alternativi di risoluzione delle controversie). La sua sottoscrizione permette di individuare, monitorare e gestire potenziali problematiche, limitando la necessità di accedere al contenzioso giudiziario per la risoluzione delle controversie. Il tasso di litigiosità nel settore delle costruzioni, dei terreni, delle infrastrutture e immobiliare è infatti in continuo aumento: ciò comporta una notevole dispersione di capitali per l’industria e, in generale, per le economie dei Paesi (ad esempio, solo nel construction, il valore medio delle controversie nel 2015 è stato di 46 milioni di dollari a livello globale con una durata media complessiva di 15,5 mesi). Peraltro le le controversie, oltre ad essere estremamente lente e complesse da risolvere, causano ingenti danni sia al business sia alla reputazione delle società private e pubbliche, gravi ritardi sui progetti e incremento dei costi extra budget, con ricadute anche sulla qualità del lavoro.

“RICS sostiene fermamente i principi di collaborazione tra i diversi player di mercato e l’adozione di sistemi di prevenzione per risolvere le divergenze, prima che queste si aggravino – ha commentato Alessandra De Lisio, manager di Rics (Europe) -. Il nostro obiettivo è fornire al mercato competenze e supporto per prevenire le controversie e, qualora sorgano, intervenire tempestivamente per giungere ad una soluzione rapida ed efficace”.

Con quarant’anni di esperienza nel settore della prevenzione e risoluzione dei conflitti nel mercato UK, Rics sta iniziando ad occuparsi di mediazione anche in altri Paesi europei – in particolare Francia, Paesi Bassi e Polonia – dove la richiesta di questo genere di consulenza è in continua crescita. I professionisti di Rics sono chiamati a svolgere per le controparti, private, pubbliche e per le autorità locali, attività di consulenza nella soluzione di controversie complesse legate all’applicazione dei contratti o all’assegnazione dei progetti.

Nonostante l’impegno della Commissione Europea nel promuovere sistemi di Risoluzione Alternativa delle Controversie (ADR), i benefici che derivano dalla mediazione non vengono ancora pienamente colti dai player di mercato. Il vantaggio di ricorrere a un mediatore accreditato RICS nel corso di una controversia relativa al settore immobiliare e delle costruzioni deriva dalla capacità di quest’ultimo di comprendere il linguaggio, le necessità e gli interessi delle parti in causa.

“Anche in Italia l’elevato tasso di litigiosità rappresenta un elemento critico per il settore real estate, un fenomeno che rallenta lo sviluppo del mercato e non facilita la comprensione tra le parti, soprattutto quando i contenziosi sono tra pubblico e privato – ha commentato Daniele Levi Formiggini (nella foto), presidente di Rics in Italia -. Noi lavoriamo costantemente per favorire una comunicazione più fluida tra gli operatori del settore e il Conflict Avoidance Pledge, in tal senso, rappresenta un passo avanti per prevenire e risolvere i conflitti”. 

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