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Appc: 5 problemi di conduttori e proprietari immobiliari e 5 soluzioni da adottare

  • Quotidiano Del Condominio
  • 24 aprile 2020

[A cura di: Presidenza Appc – www.appc.it] L’ Associazione Piccoli Proprietari Case, coerentemente con la propria vocazione associativa non solo di rappresentanza e tutela della piccola proprietà immobiliare ma anche di strumento di partecipazione della categoria stessa dei piccoli proprietari alla crescita civile ed economica del Paese, con l’intento di contribuire con le Istituzioni ai fini del superamento delle difficoltà anche sociali ed economiche conseguenti al contagio da Coronavirus, formula le seguenti riflessioni e raccomandazioni.

  1. Esaminando la situazione precedente l’arrivo della pandemia, può dirsi che il sistema abitativo del Paese era negli ultimi decenni caratterizzato da una prevalente stabilità, essendosi determinata, grazie ai contratti di locazione a canone concertato, una sensibile attenuazione della crisi abitativa per le fasce di reddito medio, medio basso della popolazione.
  2. Persisteva invece, a causa della assenza da troppo tempo di programmi pubblici di edilizia popolare, una carenza di alternative per le fasce che per carenza di reddito non riescono ad accedere ai contratti agevolati, con la conseguenza della esistenza di soggetti che perdono o non riescono ad acquisire una abitazione sul mercato locativo privato senza trovare una risposta adeguata a tale necessità e conseguentemente dando luogo a resistenze o occupazioni senza titolo.
  3. Per quanto concerne il comparto delle locazioni commerciali, già prima della presente congiuntura si registrava una sofferenza, ed APPC non ha mancato di segnalare la necessità della introduzione di una tipologia contrattuale a canone concertato e con agevolazioni fiscali per i locatori, analoga a quella prevista dalla legge 431/1998 per gli usi abitativi.
  4. Oggi è evidente , a causa della interruzione delle attività e della conseguente grave difficoltà di numerose aziende commerciali nell’onorare il pagamento dei canoni contrattuali, che anche un gran numero di piccoli proprietari e risparmiatori sono esposti ai rischi connessi alla tassazione ed agli obblighi di manutenzione in assenza di reddito corrispondente .
  5. Pertanto, in considerazione della catastrofe economica che si è abbattuta sul comparto casa travolgendo i contratti di locazione di qualunque tipo, abitativo, commerciale, per studenti, turistici, APPC chiede che Governo e Parlamento approvino immediatamente misure straordinarie che possano quanto meno attutire gli effetti drammatici dei provvedimenti emergenziali.

Dal nostro punto di vista è necessario:

a. credito d’imposta al 100% per tutte le locazioni commerciali senza alcuna limitazione di categoria catastale;

b. esclusione dal pagamento di imposte sui canoni non percepiti per tutte le tipologie di locazione sulla base di una semplice autocertificazione;

c. sostegno economico ai conduttori in difficoltà attraverso l’estensione e la semplificazione delle procedure di accesso al fondo per la morosità incolpevole e al fondo di sostegno per l’accesso all’abitazione che dovranno essere adeguatamente rifinanziati;

d. estensione della cedolare secca a tutte le tipologie dei contratti commerciali

e. soppressione dell’IMU per l’anno in corso per i proprietari che certificano il mancato pagamento dell’affitto.

f. reddito di ultima istanza di euro 600 per i proprietari che non hanno altri redditi, o solamente un reddito da pensione minima ,oltre a quello della locazione e che certificano il mancato pagamento del canone .

In termini programmatici di carattere economico generale , riferiti al comparto abitativo ed edilizio , APPC raccomanda al Governo la adozione delle seguenti misure :

  1. Un vasto Programma decennale di edilizia pubblica abitativa con risorse derivanti dagli strumenti finanziari europei già esistenti o di prossima emanazione , non vincolati alle politiche sanitarie .
  2. La riforma delle locazioni commerciali con estensione ai contratti ad uso diverso del meccanismo e delle agevolazioni della legge 431/1998 , nonché della assistenza e attestazione delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative .
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