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Energia, la tariffa giusta per risparmiare sulla bolletta

  • Redazione
  • 11 maggio 2023

Per risparmiare sulla bolletta della luce, è meglio scegliere la tariffa bioraria o quella monoraria? Per rispondere devono essere effettuate valutazioni precise, in quanto non c’è una regola assoluta che può valere per tutti. Bisogna infatti procedere ad un esame delle diverse abitudini degli utenti e capire un quale parte della giornata viene maggiormente utilizzata la corrente elettrica. Soltanto in questo modo si potrà scegliere consapevolmente quale tipo di tariffa adottare per risparmiare sulla bolletta della luce.
Chi rimane spesso tra le mura di casa e utilizza l’elettricità tutti i giorni e a tutte le ore, come per esempio i lavoratori da remoto, per garantirsi un risparmio maggiore dovrebbe stipulare un contratto di fornitura con tariffa monoraria.
Al contrario, chi sta poco a casa e usa la corrente soprattutto la sera o durante il fine settimana, dovrebbe puntare sulla tariffa bioraria, che assicura un notevole risparmio dei consumi elettrici durante le ore serali e nei giorni festivi, mentre prevede tariffe più alte durante le altre fasce orarie.
Alcuni parametri di valutazione vengono forniti direttamente dai fornitori di energia elettrica. In base a tali parametri, la tariffa bioraria conviene quando si prevede che più del 65 per cento dei consumi si concentreranno nelle ore serali o durante i giorni festivi per chi è nel mercato tutelato, mentre per il mercato libero la percentuale sale ad almeno il 70 per cento.
Un altro elemento utile per valutare la convenienza tra la tariffa monoraria e quella bioraria è fornito dalla bolletta che, oltre a riportare il consumo totale, segnala anche in quali fasce orarie si è generato. In questo modo si possono calcolare i propri consumi orari e valutare l’eventuale cambio di tariffa, in base alle proprie esigenze.
Le due tipologie di offerta di fornitura energetica sono molto diverse fra loro. Quella monoraria prevede che si paghi lo stesso prezzo per la componente energia in ogni ora della giornata, mentre in quella bioraria il costo del kWh cambia a seconda della fascia oraria di consumo.
Le tariffe orarie sono divise in tre diverse fasce e tre rispettivi prezzi per la fornitura. La prima si chiama F1: attiva dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 19.00, escluse le festività nazionali. La seconda è la F2: attiva dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:00 alle ore 8:00 e dalle ore 19:00 alle ore 23:00 ed il sabato dalle ore 7:00 alle ore 23:00, festività nazionali escluse. La terza è la F3: attiva dal lunedì al sabato dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 alle ore 24.00; domenica e festivi tutte le ore della giornata. Per i clienti domestici il prezzo della componente energia nella fascia F2 e F3 può coincidere e coprire dalle 19:00 alle 8:00 dal lunedì al venerdì, tutte le ore della giornata il sabato, la domenica e i giorni festivi.
Si precisa che per chi vive in appartamento con un contatore di vecchio tipo, ovvero non collegato in remoto, non c’è possibilità di scelta e dovrà necessariamente adattarsi alla tariffa monoraria. Infatti i vecchi contatori, non consentendo il controllo dell’orario di utilizzo dell’energia, non sono abilitati al riconoscimento delle fasce orarie.

Tags
  • bolletta
  • energia
  • tariffa bioraria
  • tariffa monoraria
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