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Quali rischi si corrono omettendo l’analisi della potabilità dell’acqua

  • Redazione
  • 4 novembre 2025

Durante l’ultima assemblea condominiale è stato discusso il punto “Analisi potabilità delle acque: discussione e delibera in merito”. L’assemblea ha deciso all’unanimità di non procedere, su indicazione dell’amministratore, che ha ritenuto l’analisi inutile. Ho votato a favore per timore di spese aggiuntive, ma ora mi chiedo quali sono i rischi sanitari, legali e normativi derivanti dalla mancata analisi della potabilità dell’acqua condominiale.

Il quesito è molto importante, in quanto tocca sia la responsabilità dell’amministratore sia la tutela della salute dei condòmini.
L’omissione dell’analisi della potabilità dell’acqua può comportare rischi sanitari, legali e amministrativi, soprattutto se l’edificio è servito da impianti idrici interni (come autoclavi, serbatoi o impianti di trattamento) che possono alterare la qualità dell’acqua fornita dal gestore pubblico.
Ecco i principali rischi:
• Rischio sanitario – Se l’acqua non è potabile, può contenere batteri (come la legionella), metalli pesanti o sostanze contaminanti. Questo può avere conseguenze gravi per la salute, soprattutto per bambini, anziani e persone immunodepresse.
• Responsabilità civile e penale – L’amministratore ha il dovere di garantire la salubrità degli impianti condominiali. In caso di danni o malattie riconducibili alla qualità dell’acqua, può essere chiamato a rispondere legalmente, così come i condomini che hanno votato contro misure di prevenzione.
• Obblighi normativi – In alcuni casi, soprattutto se l’impianto condominiale modifica o distribuisce l’acqua (es. serbatoi, pompe, addolcitori), il condominio può essere considerato “gestore di rete interna” e quindi soggetto agli obblighi del D.Lgs. 18/2023 (che recepisce la Direttiva UE sulla qualità delle acque potabili). In tal caso, l’analisi periodica diventa obbligatoria.
• Rischio reputazionale e conflittualità interna – Se in futuro emergessero problemi legati all’acqua, la decisione di non effettuare controlli potrebbe generare tensioni tra condòmini e mettere in discussione la gestione dell’amministratore.
Potenzialmente l’omissione dell’analisi sulla potabilità dell’acqua condominiale può rappresentare una grave mancanza da parte dell’amministratore. Ma dipende da alcuni fattori tecnici e normativi.
• Tipo di impianto idrico condominiale;
• Dovere di diligenza e prevenzione;
• Motivazione addotta in assemblea;
• Mancanza di informazione e trasparenza.
In sintesi, se nel vostro condominio esistono impianti che alterano o distribuiscono l’acqua, si tratta di una grave mancanza.

Tags
  • amministratore
  • condominio
  • potabilità acqua
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