TASSE SULLA CASA: L’UPPI CONTRO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
[A cura di: avv. Gabriele Bruyère, pres. naz. Uppi – dott. Jean-Claude Mochet, pres. commissione fiscale Uppi]
Esprimiamo un giudizio estremamente negativo sul contenuto delle dichiarazioni rilasciate dal Fondo Monetario Internazionale guidato da Christine Lagarde, secondo cui “l’Italia dovrebbe razionalizzare le agevolazioni fiscali, allargare la base imponibile e istituire una tassa moderna sulla proprietà immobiliari”. Noncurante della sovranità nazionale, il Fondo dunque suggerisce, ma sarebbe meglio dire impone, all’Italia di tassare ulteriormente il patrimonio immobiliare degli italiani.
Dopo le recenti dichiarazioni del Presidente della Camera, Laura Boldrini, che si è scagliata contro l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, è evidente che a pagare il prezzo della crisi economica dovrebbero essere ancora i piccoli proprietari immobiliari per i quali si profila all’orizzonte anche la nube nera della riforma del Catasto.
L’Uppi ricorda che le tasse sulla casa hanno superato, nel 2016, i 49 miliardi di euro, e dal 2012, con l’introduzione dell’Imu, la tassazione patrimoniale sugli immobili è triplicata, passando da 9 a 25 miliardi di euro. L’Uppi evidenzia anche che l’aumento della pressione fiscale sugli immobili ha avuto gravi ripercussioni sul PIL, avendo fortemente danneggiato il settore dell’edilizia e delle costruzioni oltre ad aver causato il default del mercato immobiliare.
Roma, 27 aprile 2017
Il Presidente Commissione Fiscale UPPI
Dott. Jean-Claude Mochet
Il Presidente Nazionale UPPI
Avv. Gabriele Bruyère