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Legge di Bilancio, Anaip: “Grande iniquità su bonus facciate e sconto in fattura”
- 10 gennaio 2020
Inizia con l’Anaip la nostra carrellata di pareri ed opinioni da parte delle associazioni dell’amministrazione condominiale e della proprietà immobiliare sulla legge di bilancio approvata negli ultimi giorni del 2019.
E il giudizio espresso da Alessandro De Pasquale, vicepresidente nazionale vicario dell’associazione, appare piuttosto severo.
Eccolo di seguito.
Legge di Bilancio: il giudizio di Alessandro De Pasquale
Comprendiamo le difficoltà oggettive di questo nuovo Governo che ha dovuto studiare la Legge di Bilancio in pochissimi mesi, ma una Legge così iniqua non la si leggeva da tempo.
Per quanto riguarda il condominio possiamo notare due aspetti discriminanti e forse anche anticostituzionali:
- il Bonus Facciate, una detrazione del 90% per le spese relative ad interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici ubicati nella zona A o B e cioè centri storici e parti già urbanizzate;
- lo sconto in fattura per gli interventi di riqualificazione energetica ed antisismica i cui interventi abbiano un importo minimo dei lavori di almeno 200mila euro.
Il Bonus Facciate
Il Bonus Facciate è discriminante perché interessa una parte marginale degli edifici e dei cittadini; nella maggior parte delle città e paesi italiani le zone maggiormente popolate sono proprio le periferie di nuova edificazione nelle quali, normalmente, vivono le persone a basso reddito.
Lo sconto in fattura
Per quanto riguarda lo sconto in fattura degli interventi di riqualificazione energetica e antisismica, emerge l’iniquità maggiore; infatti, i condomini più piccoli dove la spesa pro-capite è più alta rispetto ai grandi condomini, non possono godere di tale agevolazione se non superano i 200mila € d’intervento.
Un bonus ricostruzione?
Ci permettiamo di suggerire ai futuri Governi un Bonus Ricostruzione con possibilità di aumentare le cubature esistenti e di programmare agevolazioni a lungo termine (almeno per un triennio), visto che nei condomini decidono tante teste e molti portafogli.
