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Ristrutturazioni e sismabonus: i quesiti dei contribuenti e le risposte delle Entrate

  • Quotidiano Del Condominio
  • 30 dicembre 2019

Protagoniste della Legge di Bilancio e del decreto Milleproroghe, le detrazioni fiscali afferenti a vario titolo al comparto della casa sono sempre più sovente oggetto di richieste di chiarimento da parte dei contribuenti. Pubblichiamo di seguito 2 quesiti in materia pervenuti a FiscoOggi: l’organo ufficiale d’informazione dell’Agenzia delle Entrate, con i relativi pareri espressi dall’esperto, Paolo Calderone.

Ristrutturazioni edilizie: pagamento delle spese

D. Non disponendo di un conto corrente bancario, posso richiedere la detrazione per lavori di ristrutturazione edilizia se pago l’impresa con un bonifico fatto dal conto di mia nipote?

R. Tra gli adempimenti stabiliti dalla legge per usufruire dell’agevolazione sulle ristrutturazioni edilizie è previsto quello di effettuare il pagamento dei lavori eseguiti con bonifico (bancario o postale), da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e i dati del soggetto a favore del quale il bonifico è stato effettuato (numero di partita Iva o codice fiscale).

Il beneficiario della detrazione può anche essere un soggetto diverso dall’ordinante il bonifico. Con la circolare n. 17/2015 l’Agenzia delle entrate ha chiarito, infatti, che il requisito richiesto dalla norma sulla titolarità del sostenimento della spesa è soddisfatto anche quando l’ordinante il bonifico è una persona diversa da quella indicata come beneficiario della detrazione e che solo quest’ultima potrà chiedere la detrazione.

Sisma bonus su acquisto casa

D. Che tipo di agevolazione fiscale è prevista per chi acquista un casa antisismica?

R. Chi acquista una casa antisismica può usufruire di una detrazione fiscale, da ripartire in 5 rate annuali, su un importo di spesa massimo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno. Per avere la detrazione è necessario che:

  • l’immobile faccia parte di un edificio demolito e ricostruito interamente al fine di ottenere la riduzione del rischio sismico;
  • gli interventi siano stati effettuati nei Comuni che si trovano in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3;
  • i lavori siano stati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, che vendono l’immobile entro 18 mesi dalla data di conclusione degli interventi.

Al ricorrere di queste condizioni, la detrazione è pari:

  • al 75% del prezzo di acquisto della singola unità immobiliare, se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore;
  • all’85% del prezzo di acquisto, come risultante nell’atto di compravendita, qualora la riduzione del rischio sismico comporti il passaggio a due classi di rischio inferiore.
Tags
  • Agenzia delle Entrate
  • bonus ristrutturazioni
  • detrazioni fiscali
  • sismabonus
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