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Assemblea, rendiconto, attività dell’amministratore: ecco le soluzioni di ACAP

  • Quotidiano Del Condominio
  • 26 marzo 2020

Un appello alle autorità competenti per chiarire le problematiche riguardanti l’amministrazione condominiale durante l’emergenza sanitaria. A lanciarlo è il presidente di Acap, Nunzio Costa (nella foto), che parte da una premessa: «L’attività professionale dell’amministratore è già di fatto preclusa a causa della materiale impossibilità di operare legittimamente nell’esazione dei contributi condominiali e di poter provvedere al pagamento delle forniture, col rischio di default del condominio, per assenza di risorse necessarie a pagare i fornitori».

Condominio: i problemi da risolvere

Secondo Costa, in questo momento i problemi più urgenti da risolvere in ambito condominiale sono 3:

  1. raggiungere l’obiettivo di consentire la chiusura della gestione ordinaria, con l’approvazione del consuntivo attraverso riunioni assembleari da svolgersi in modalità diversa dalla presenza fisica;
  2. raggiungere l’obiettivo di sancire il preciso obbligo di pagamento dei contributi condominiali attraverso la modalità del bonifico bancario;
  3. raggiungere l’obiettivo di consentire la continuità dell’attività professionale dell’amministratore nel rispetto dei limiti imposti al fine di garantire i servizi essenziali per la comunità dei condomini.

Le soluzioni ACAP

In relazione al primo obiettivo, secondo il presidente Acap «occorre applicare estensivamente il principio della analogia legis, ritenendo di immediata applicazione al condominio l’art. 2370 c.c., integrato con L’art. 2 c. 2 lett. f), h) e comma 7 del dl 8 marzo 2020 n. 11, come opportunamente integrati dal decreto attuativo delle predette previsioni normative da parte della Dgsia emanato il 10 marzo 2020. In tal modo sarebbe possibile consentire il normale svolgimento delle assemblee di condominio, attraverso il sistema della videoconferenza e/o per corrispondenza, senza dover fare ricorso a modifiche dei regolamenti o a preventive assemblee autorizzative, nel pieno rispetto dei principi relativi al diritto di partecipazione, al contraddittorio e libertà espressione, con relativo scambio documentale, nonché alla riservatezza».

Per quanto concerne il secondo obiettivo, Nunzio Costa propone «l’emanazione di un Decreto, che con portata normativa di legge di interpretazione autentica dell’art. 1129, co. 7 c.c., disponga che: “i condomini sono obbligati a pagare i contributi condominiali e gli amministratori obbligati a percepirli esclusivamente a mezzo rimessa con bonifico bancario sul conto corrente condominiale“».

In relazione al terzo obiettivo, la soluzione di Acap «consiste nell’emanazione di una Circolare del Ministro degli Interni che inviti le forze dell’ordine deputate al controllo del territorio ad applicare il Dpcm 22.3.2020 nel senso che:

  1. l’amministratore immobiliare per “comprovate esigenze lavorative di assoluta urgenza” potrà continuare la sua attività professionale, anche spostandosi in territori extra-comunali, al solo fine di assicurare l’erogazione dei servizi essenziali alla comunità dei condòmini.
  2. Solo i portieri senza alloggio e nelle ore dedicate alla sanificazione dei locali comuni potranno continuare l’attività professionale, anche spostandosi in territori extra-comunali, al solo fine di assicurare l’erogazione dei servizi essenziali alla comunità dei condomini.
  3. Solo le ditte esterne e nelle ore dedicate alla sanificazione dei locali comuni potranno continuare l’attività professionale, anche spostandosi in territori extra-comunali, al solo fine di assicurare l’erogazione dei servizi essenziali alla comunità dei condòmini».
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