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Tavolo interparlamentare: presentata l’interrogazione al Governo per scongiurare la revoca dell’amministratore di condominio

  • Quotidiano Del Condominio
  • 20 luglio 2020

A quasi due settimane dalla prima riunione del Tavolo interparlamentare per la Riforma del condominio, convocato dal Centro Studi di Privacy and Legal Advice alla presenza di politici e associazioni di categoria (clicca qui per sapere com’è andata) e dopo la richiesta di adesione da parte del Consiglio Nazionale dei Geometri, la “macchina riformatrice” fortemente voluta dall’avv. Carlo Pikler ha presentato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta del Governo, ad oggetto “proroga dei termini ex art. 1130, co. 1, n. 10 c.c. e teleassemblee le richieste“.

Vediamo, dalle parole dei diretti interessati, di cosa si tratta.

[A cura di: Avv. Carlo Pikler e dott. Nicola Ricci]

Pubblicato in data odierna (venerdì 17 luglio 2020, NdR) con n. 4-06349 il primo lavoro effettuato dal tavolo interparlamentare, svolto con la partecipazione congiunta di tutti gli esponenti politici partecipanti ai lavori, con attività bipartisan.

L’elaborato depositato, infatti, è firmato congiuntamente dagli Onorevoli Manuela Gagliardi (Cambiamo con Toti), Cosimo Ferri (I.V.), Roberto Cataldi (M5S), Serse Soverini (PD), Maria Spena, (F.I.), Paolo Trancassini (F.d.I), Luca Paolini (Lega), Federico Conte (LeU).

Si tratta di una interrogazione parlamentare a risposta scritta. Che dovrà essere ora calendarizzata dalla Commissione Giustizia e, successivamente, verrà trasformata in “Question Time” e discussa.

Il contenuto dell’Interrogazione è il seguente:

“Al Ministro della Giustizia, al Ministro dell’interno – Per sapere – premesso che:

  • l’amministratore di condominio, ai sensi dell’art. 1130, comma 1, n. 10 c.c. è tenuto a redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l’assemblea per la approvazione entro 180 giorni, pena la revoca dall’incarico;
  • gli amministratori di condominio si sono trovati, nel corso del periodo di lockdown e nel rispetto delle successive disposizioni sul distanziamento sociale, a non potere convocare le prescritte assemblee e, dato che molti degli esercizi contabili condominiali si chiudono il 31 dicembre, è elevato il rischio che non riescano ad ottemperare a tale obbligo normativo;
  • al fine di evitare che questi professionisti possano essere sottoposti incolpevolmente ad una procedura di revoca, il termine di cui all’art. 1130, comma 1, n. 10 c.c., è necessario prorogare per un periodo adeguato la convocazione delle assemblee per l’approvazione di rendiconti la cui scadenza si sia verificata dal 31 luglio 2019 in poi;
  • al fine di potere riprendere l’ordinaria attività degli amministratori, tenuto anche conto del fatto che i condomini dovranno, verosimilmente, nel breve periodo, assumere legittimamente le delibere per l’approvazione dei lavori per l’ottenimento dei bonus fiscali del 110% ex articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, necessarie per la ripresa dell’economia nazionale, deve essere consentita la possibilità di effettuare le assemblee da remoto con modalità telematiche, fermi i requisiti di legge sulla convocazione, partecipazione e diritto al voto-:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare affinché gli amministratori di condominio non vengano incolpevolmente revocati dall’incarico per il mancato rispetto del termine di cui all’art. 1130, comma 1, n. 10 c.c., per permettergli di proseguire compiutamente nella propria attività professionale convocando assemblee da remoto con modalità telematica”.

Il Tavolo, sempre più consapevole della propria forza, rinnova l’apertura verso altre realtà associative e ordinistiche che volessero aderire perché più si è uniti e più sarà possibile raggiungere obiettivi ambiziosi.

Tags
  • Carlo Pikler
  • Nicola Ricci
  • rendiconto condominiale
  • revoca amministratore di condominio
  • tavolo interparlamentare
  • teleassemblee
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