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Agevolazione Superbonus 110%: quando a chiederla è l’inquilino locatario

  • Quotidiano Del Condominio
  • 11 dicembre 2020

[A cura di: Paolo Caldarone – FiscoOggi, Agenzia delle Entrate] Non solo i proprietari. Anche gli inquilini non sono “insensibili” al desiderio di apportare miglioramenti all’abitazione nella quale risiedono. E questo vale anche per i miglioramenti a livello di efficienza energetica, ai quali l’agevolazione Superbonus ha dato ulteriore slancio negli ultimi mesi.

Riportiamo, a questo proposito, il quesito rivolto da un contribuente alla rubrica di posta fiscale di FiscoOggi, l’organo d’informazione dell’Agenzia delle Entrate, e la risposta fornita dall’esperto Paolo Calderone.

Il quesito

Può usufruire dell’agevolazione del 110% l’inquilino di un immobile, se ha il consenso del proprietario?

La risposta

Sì, qualora ricorrano tutte le condizioni individuate dalla legge per usufruire dell’agevolazione fiscale e si effettui uno degli specifici interventi ammessi.

Il superbonus del 110% spetta, infatti, ai contribuenti che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento in base a un titolo idoneo al momento dell’avvio dei lavori o del sostenimento delle spese, se precedente allo stesso avvio.

Nel caso del locatario di un immobile, per usufruire della detrazione sono sempre necessari:

  • l’esistenza di un contratto locazione, anche finanziaria, regolarmente registrato;
  • il consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

Se al momento dell’inizio dei lavori (o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente) manca il titolo di detenzione dell’immobile (in questo caso il contratto di locazione registrato) non si può usufruire della detrazione, anche qualora si provvedesse alla successiva regolarizzazione.

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