Una decisione storica. È quella con cui la Bce ha portato il costo del denaro della zona Euro a zero, nell’ambito delle misure annunciate da Mario Draghi per uscire dalla deflazione: taglio del tasso sui depositi bancari da -0,30% a -0,40% e il rilancio del quantitave easing.
Come sottolineato da Mutuisupermarket.it, la Banca Centrale Europea ha tagliato le stime di crescita dell’Eurozona e, a sorpresa, ha deciso di ridurre il tasso principale di rifinanziamento dallo 0,05% allo 0%.Contestualmente gli acquisti mensili di titoli di stato saliranno da 60 a 80 miliardi di euro al mese. Una misura che ha lasciato a bocca aperta gli analisti che, nei giorni scorsi, avevano puntato su un ampliamento minore, pari a 70 miliardi al mese, e sul mantenimento del tasso ufficiale dello 0,05%.
Per quanto concerne i prestiti alle banche destinati al finanziamento di imprese e famiglie, si terranno 4 aste per lo stanziamento di fondi alle banche europee, e tali fondi potranno essere concessi a tassi di interesse negativi: ovvero la Bce presterà soldi alle banche europee, che dopo 4 anni dovranno restituire meno denaro di quanto ne abbiano ottenuto in prestito, purché tali fondi siano destinati all’erogazione di mutui e prestiti. I tassi negativi promossi dalla Bce dovrebbero condurre a tassi più bassi per i prestiti alle famiglie e alle imprese. Draghi ha anche rassicurato sul futuro dell’Eurozona: dichiarando che con le misure decise dal Consiglio direttivo della Bce è stato dimostrato che non mancano le munizioni alla politica monetaria europea e che i dati sostengono la bontà dell’azione della Bce per favorire la ripresa economica.