Nuovo calo, anche nel secondo trimestre del 2017, per i prezzi delle case di seconda mano, che – secondo le rilevazioni effettuate dal portale Idealista.it – sono diminuiti di un ulteriore 1%, scendendo a quota 1.850 euro a metro quadro. Valutando i dati in prospettiva annuale, le quotazioni degli alloggi usati sono scese del 6,5% negli ultimi 12 mesi, facendo tuttavia intravedere segnali di rallentamento della fase negativa. Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi di Idealista: “La tendenza attuale rispecchia la capacità di spesa delle famiglie e l’andamento dei salari reali, ma anche un’offerta ampia e spesso poco qualificata, con la conseguenza che i prezzi continuano a scendere nonostante la ripresa delle compravendite”.
LE REGIONI
Il trend negativo dei valori immobiliari investe tutte le regioni italiane a eccezione di Valle d’Aosta (1,4%), Calabria (1,3%), Marche (0,4%) e Sardegna (0,3%). Stabili i prezzi in Basilicata (1.194 euro/mq), mentre le regioni che scontano i maggiori ribassi sono Friuli Venezia Giulia (-4,6%), Molise (-3,7%) e Umbria (-2,9%). La Liguria è sempre la regione top dei prezzi, con una media di 2.622 euro al metro quadro, seguita dalla Valle d’Aosta (2.522 euro/mq) e dal Lazio (2.464 euro/mq). La Calabria, con 930 euro al metro quadro, è la regione più economica davanti a Molise (1.035 euro/mq) e Sicilia (1.166 euro/mq).
LE PROVINCE
Il 70% dei mercati provinciali – 71 aree sulle 107 monitorate – chiude il secondo trimestre in saldo negativo. I macro ambiti che hanno fatto registrare le variazioni maggiori sono Novara (-6,7%), Caserta (-6,6%) e Belluno (-6,6%); all’opposto si collocano Latina (3,9%) Bergamo (3,2%) e Prato (3,1%), che segnano gli incrementi più sensibili in ambito nazionale. Sul versante dei prezzi di listino, Savona (3.337 euro/mq) è sempre la provincia più cara, davanti a Bolzano (3.051 euro/mq), mentre Biella chiude la graduatoria con soli 672 euro/mq.
LE CITTÀ
Mercati cittadini ancora dominati dalle svalutazioni dopo i mesi primaverili, anche se calano da 79 a 70 i capoluoghi in segno negativo rispetto al primo trimestre dell’anno su 103 centri monitorati daL portale Idealista. L’andamento dei prezzi nei centri minori è caratterizzato ancora da oscillazioni più ampie rispetto ai grandi mercati, come dimostrano i rimbalzi di Brescia (5,8%), Crotone (4,6%) e Viterbo (4,5%) da un lato e, all’opposto, i tonfi di Frosinone (-10,2%), Novara (-9,3%) e Agrigento (-9,1%).
L’andamento è ancora piuttosto contrastato nei grandi mercati, ma i rialzi iniziano a consolidarsi anche per la graduale tendenza a rivalutare l’immobile come investimento nelle città più grandi come Bologna (1,6%), Milano (1,4%), Torino (1,3%) e Napoli (0,6%). Prezzi giù invece a Venezia (-1%), Firenze (1,1%), Bari (1,8%), Cagliari (-2,1%), Genova (-2,2%), e Roma (-2,6%).
Il ranking delle città più care, infine, vede Venezia (4.357 euro/mq) sempre al top su Firenze (3.403 euro/mq) e Bolzano (3.393 euro/mq). Nella parte bassa della speciale graduatoria stazionano Agrigento (851 euro/mq), Caltanissetta (797 euro/mq) e Biella, la più economica, con 722 euro al metro quadro.
L’INDICE
Per la realizzazione dell’indice sono stati analizzati i dati di 398.147 annunci immobiliari pubblicati su Idealista tra il 25 marzo e il 26 giugno 2017; questi immobili hanno superato il controllo di qualità basato su informazioni come prezzo, dimensione, distribuzione e non duplicazione.