L’importo finanziato dagli istituti di credito per l’acquisto della casa è variato notevolmente nell’ultimo decennio, con le banche che hanno progressivamente stretto i cordoni della borsa. Oggi, tuttavia, le regole stanno cambiando e – come sottolinea il portale Mutuisupermarket.it, gli istituti potrebbero arrivare a concedere importi che vanno perfino oltre l’80% del valore dell’immobile che si intende acquistare. L’approvazione del decreto che recepisce la Direttiva Europea2014/17/UE riduce il rischio per le banche, potrebbe infatti spingere gli istituti a concedere mutui con un loan to value appunto superiore all’80%. Il loan to value è quel parametro che definisce il rapporto tra l’importo del mutuo concesso e il valore del bene che si pone a garanzia del prestito. Di fatto, determina il rischio del finanziamento: maggiore è il capitale erogato, più alto il rischio e, di conseguenza lo spread applicato.
La revisione italiana della Mortgage Credit Directive può quindi portare anche qualche beneficio ai mutuatari, inserendo una tutela per gli istituti di credito che, sui nuovi mutui erogati, hanno la garanzia di poter rivendere dopo un anno e mezzo, a prezzo di mercato, l’immobile pignorato. Così facendo gli istituti di credito possono rivedere positivamente le politiche di erogazione, scontando ulteriormente gli spread o assumendo maggiori rischi finanziando mutui con loan to value più elevato. L’aumento dell’erogato avrebbe risvolti positivi soprattutto per i giovani che solitamente hanno quindi bisogno di finanziare con il mutuo una percentuale elevata del prezzo di acquisto della casa.