Il 2015 è stato un anno finalmente positivo per il mercato immobiliare. Non per l’intero comparto, a dirla tutta, dato che soltanto il segmento degli alloggi e delle loro pertinenze ha fatto segnare una positiva inversione di tendenza, mentre le unità ad uso economico hanno continuato ad avvertire una crisi che davvero sembra senza vie d’uscita. Ad ogni buon conto, considerando anche che al settore della casa afferisce la stragrande maggioranza delle transazioni immobiliari, il real estate e il suo indotto possono tirare un sospiro di sollievo e guardare con più ottimismo al futuro anche prossimo. È quanto si evince dal report trimestrale diffuso dall’Istat che, essendo riferito al periodo compreso tra ottobre e dicembre, permette appunto di analizzare l’andamento del mattone nell’intero anno passato.
MATTONE IN CIFRE
Con una crescita complessiva del 9,1% (183.786 convenzioni notarili), il quarto trimestre dell’anno fornisce un ulteriore contributo alla ripresa già registrata nel secondo e nel terzo trimestre. Tuttavia, l’andamento positivo dell’ultimo trimestre interessa solo il comparto ad uso abitazioni ed accessori (+10,0%), mentre i trasferimenti di unità immobiliari ad uso economico stentano ancora a decollare (-2,5%). Nel quarto trimestre 2015 il 93,3% dei trasferimenti di proprietà riguarda immobili ad uso abitazione ed accessori (171.517), il 6,1% unità immobiliari ad uso economico (11.121) e lo 0,6% (1.148) unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (esclusi i posti barca).
AREE GEOGRAFICHE
Per il complesso delle convenzioni rogate per trasferimenti di proprietà immobiliari, le Isole (+10,1%), il Nord-Ovest (+10,0%) e il Nord-Est (+9,6%) si distinguono per un ritmo di crescita più sostenuto tra ottobre e dicembre 2015. Più contenuti i risultati del Centro (+8,7%) e del Sud (+6,7%). Nel comparto dell’abitativo ed accessori, aumenti sopra la media nazionale si registrano per il Nord-est (+11,0%), il Nord-ovest (+10,9%), il Centro (10,1%) e le Isole (+9,9%); decisamente sotto la media il Sud (+7,1%). Al contrario, nel settore dell’immobiliare ad uso economico l’andamento è positivo solo nelle Isole (+14,0%), tutte le altre ripartizioni geografiche registrano cali, in particolare Nord-est (-6,4%) e Centro (-7,6%).
L’aumento delle convenzioni per trasferimenti di unità immobiliari è più marcato negli Archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane: +10,0% per il complesso delle transazioni (+8,4% nei centri minori), +10,4% nell’abitativo (+9,7% nei piccoli centri) e +4,9% nell’economico, che invece è negativo negli Archivi dei centri minori (-7,0%).
I DATI DEL 2015
Il 2015 si afferma come l’anno della ripresa: il comparto immobiliare chiude infatti l’anno in positivo con una crescita del 5,2% sul 2014, per un totale di 625.305 trasferimenti a titolo oneroso di unità immobiliari. Gli andamenti sono però differenziati per le tipologie immobiliari dell’abitativo e dell’economico: se le convenzioni di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (584.822) registrano un aumento del 5,7%, quelle ad uso economico (36.891) tornano in territorio negativo (-1,3%) dopo la crescita nell’anno precedente.
Nel comparto dell’abitativo ed accessori, la crescita è superiore alla media nazionale al Nord-est (+8,8%) e al Nord-ovest (+6,3%) mentre per le Isole (+5,4%), il Sud (+3,7%) e il Centro (+3,6%) le variazioni sono positive ma più contenute. Nel settore dell’immobiliare ad uso economico, invece, si registrano aumenti soltanto al Centro (+1,9%) e nelle Isole (+1,5%) mentre Nord-est (-2,8%), Nord-ovest (-2,7%) e Sud (-1,3%) reagiscono ancora con difficoltà alla crisi.
In una prospettiva temporale più ampia, ponendo il 2006 come anno base, è possibile osservare come i numeri indice riferiti al complesso delle convenzioni notarili per trasferimenti immobiliari siano andati progressivamente decrescendo fino a quasi dimezzarsi, da 94,9 del 2007 a 52,6 del 2013. Il 2014 segna un punto di svolta, i numeri indice riprendono a crescere, attestandosi nel complesso a 53,4 per poi salire a 56,2 nel 2015. Tuttavia mentre l’indice dei trasferimenti ad uso abitativo ed accessori passa da 53,6 nel 2014 a 56,6 nel 2015, quello riferito al settore economico decresce nuovamente da 54,2 a 53,5.
GLI ARCHIVI NOTARILI
Il 2015 è un anno positivo soprattutto per gli Archivi notarili distrettuali dei grandi centri, che registrano, per tutte le categorie catastali coinvolte nelle convenzioni traslative di proprietà immobiliare, una crescita del 5,6%, contro un +4,8% dei piccoli centri. Nell’anno, gli Archivi con sede nelle città metropolitane recuperano con maggior vigore in tutti i comparti immobiliari: +5,9% per i trasferimenti di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (+5,5% nei centri minori) e +1,7% per i trasferimenti ad uso economico che invece risultano in calo nei piccoli centri (-3,2%)
ANDAMENTO DEI MUTUI
In forte accelerazione mutui e altri finanziamenti. Nel quarto trimestre 2015 le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (100.428) confermano l’andamento positivo registrato nei primi tre trimestri dell’anno: la crescita registrata rispetto al corrispondente trimestre del 2014 è del 29,8%. Sono in particolare il Sud (+37,1%), le Isole (+35,2%) e il Centro (+30,0%) a registrare aumenti sopra la media nazionale ma anche il settentrione mette a segno risultati molto positivi: +29,8% nel Nord-ovest e +24,5% nel Nord-est.
Nel quarto trimestre, gli Archivi delle città metropolitane recuperano con maggiore rapidità (+33,0%) di quelli dei piccoli centri (+27,5%). Il 2015 è un anno di forte ripresa anche per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche: +23,0% la variazione percentuale sul 2014, per un numero complessivo di convenzioni pari a 342.467 a livello nazionale. Gli aumenti più significativi si rilevano al Sud (+29,9%) e nelle Isole (+25,7%). Variazioni sotto la media nazionale, ma comunque molto positive, si osservano nel Nord-ovest (+22,5%), al Centro (21,1%) e nel Nord-est (+20,9%).
Come per il comparto immobiliare, anche per i mutui e gli altri finanziamenti sono soprattutto gli Archivi con sede nelle città metropolitane a beneficiare della ripresa, dove la crescita rispetto all’anno precedente si attesta al 25,1%, a fronte di quella più contenuta (21,5%) registrata presso gli Archivi dei centri minori. L’arco temporale 2006-2013 è stato caratterizzato da una costante e marcata flessione dei mutui, dei finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare. Dal 2014 il mercato dei mutui ha registrato segnali di ripresa, chiudendo il 2015 con un recupero particolarmente significativo: il numero indice base sale infatti da 48,1 del 2014 a 59,1.