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Affitti sociali diffusi, la proposta alla Camera dei piccoli proprietari

  • Redazione
  • 9 aprile 2025

I piccoli proprietari, rappresentati dal Presidente Nazionale Fabio Pucci e dal Segretario Generale Jean-Claude Mochet, hanno presentato la loro proposta all’audizione della commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 1169 (Furfaro e altri) e C. 1562 (Santillo ed altri) in materia di edilizia residenziale pubblica, recupero del patrimonio abitativo e sostegno all’emergenza abitativa.

Dopo aver presentato i dati allarmanti sull’emergenza abitativa e analizzato positivamente le due proposte di legge, che puntano prevalentemente al recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e al loro incremento a vantaggio delle famiglie più disagiate, l’UPPI è andata oltre, ritenendo che la grave situazione vada affrontata con un approccio integrato e inclusivo, mettendo in campo tutte le risorse disponibili, sia pubbliche che private.

In Italia circa il 70% delle famiglie vive in una casa di proprietà e la piccola proprietà diffusa (spesso per investimento o eredità) costituisce di fatto un “polmone” potenziale di alloggi disponibili per l’affitto.

Ma a fronte di decine di migliaia di alloggi pubblici da costruire nei prossimi anni, esistono oggi circa 10 milioni di abitazioni private inabitate che potrebbero essere immesse sul mercato della locazione con adeguate garanzie e incentivi.

È pertanto fondamentale che le politiche pubbliche non determinino una competizione sleale o una sovrapposizione inefficiente tra settore pubblico e privato, bensì li armonizzino.

Le proposte di legge C. 1169 e C. 1562 rappresentano un significativo passo avanti, ha detto Pucci, ma per massimizzare l’impatto di tali riforme è necessario coinvolgere la piccola proprietà edilizia non come controparte da penalizzare o tassare, ma come alleato strategico: “Migliaia di piccoli proprietari sono pronti a fare la loro parte mettendo a disposizione alloggi per affitti sostenibili, l’attivazione di migliaia di nuovi contratti di locazione a canone concordato su immobili privati attualmente sfitti genererebbe un significativo incremento del gettito fiscale attraverso l’incremento delle imposte indirette connesse nonché l’indotto economico (manutenzioni, ristrutturazioni, interventi di riqualificazione, servizi accessori)”.

L’UPPI si è dichiarata da subito disponibile a collaborare con le istituzioni nella definizione dei dettagli operativi di un vero e proprio Programma nazionale di locazione sociale diffusa.

L’idea è stata apprezzata dai deputati che hanno chiesto chiarimenti per poter inserire i relativi emendamenti nel corso della discussione delle proposte di legge.

Il Segretario Generale dr. Jean-Claude MOCHET
Il Presidente Nazionale Fabio PUCCI

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