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Comprare casa con la formula affitto con riscatto

Comprare casa con la formula dell’affitto con riscatto sta prendendo piede anche nel nostro Paese.
La formula dell’affitto con riscatto consiste nella sottoscrizione di un contratto di locazione. Il contratto deve garantire che, trascorso un determinato periodo di tempo, l’inquilino abbia diritto di acquistare la casa ad un prezzo preventivamente concordato con il proprietario, scontando l’importo che ha pagato tramite il canoni mensili fino a quel momento.
Questa opzione presenta vantaggi sia per l’inquilino e futuro acquirente, sia per l’attuale proprietario della casa. L’inquilino, ha la tranquillità che, se i piani alla fine non andranno come previsto, il suo impegno sarà limitato all’interruzione del contratto di locazione, con tutto quello che ne consegue. Un ulteriore vantaggio è quello che, entrando nella casa come inquilino, avrà modo di conoscerne perfettamente pregi e difetti per valutare se davvero vuole andare fino in fondo e acquistare l’appartamento.
Dal lato del locatore, e futuro venditore, il vantaggio è quello di ricevere una rendita in attesa della vendita: un fattore decisamente positivo, rispetto a quello di avere una casa ferma sul mercato perché, magari, si trova in zone in cui le compravendite sono poco dinamiche.

Come risparmiare sulle spese di casa

bollette luce e gas

Il rincaro delle bollette dell’energia è ormai realtà. Oltre agli interventi pubblici per il contenimento dei rincari, per evitare sprechi e risparmiare si possono adottare alcuni accorgimenti e buone abitudini.
Si tratta di alcune semplici strategie, essenziali per ridurre i consumi. Fondamentali per tagliare i costi in bolletta e, allo stesso tempo, adottare dei comportamenti più sostenibili nel rispetto dell’ambiente.
Oltre ad un utilizzo oculato del riscaldamento, per ridurre i costi della bolletta del gas è fondamentale la regolare manutenzione della caldaia, che deve essere effettuata ogni anno. Il suo controllo risulta indispensabile, non solo perché previsto dalla legge, ma anche perché permette di individuare eventuali anomalie che potrebbero provocare sprechi di gas. Un’altra buona abitudine da adottare è spegnere la caldaia quando non viene utilizzata, ad esempio nelle ore notturne. Nel caso in cui si debba, invece, installarne una nuova, è bene preferire i modelli a condensazione, che sono più efficienti. Meglio ancora se abbinata ai pannelli radianti, che consentono di risparmiare fino al 30% in bolletta.
Per ottimizzare i consumi e risparmiare sul riscaldamento a metano, meglio installare pompe di calore o pavimenti riscaldanti attraverso pannelli radianti. Per un maggiore impatto positivo sull’ambiente, l’ideale è l’installazione di pannelli fotovoltaici, intervento impegnativo, ma che consente di accedere ai bonus stanziati dal Governo, applicabili su interventi di diverso tipo, quali lavori di ristrutturazione o di riqualificazione energetica.

Acquistare una casa in costruzione

casa in costruzione

Acquistare una casa da un costruttore consente di acquistare la casa prima che sia finita, o anche prima che la costruzione sia iniziata. Questo consente di pagare le rate poco alla volta, fino a raggiungere quel 20% del prezzo che mediamente le banche non finanziano con il mutuo. Inoltre si risparmia sulle imposte: acquistando la prima casa da un costruttore, con le agevolazioni attuali, si potrà versare un’imposta di registro del 2% e un’Iva del 4% (anziché del 10).
Un modo per accedere a una casa nonostante la mancanza di risparmi è acquistare un appartamento di proprietà di una banca. Sulla scia della crisi del 2008, le banche hanno accumulato una grande quantità di capitale sotto forma di case. Le società di intermediazione immobiliare legate a banche propongono questi immobili, offrendo mutui adatti. Si tratta di mutui che offrono condizioni vantaggiose per i contraenti, in quanto la banca stessa è la prima interessata a disfarsi di questa tipologia di appartamenti.

Associazioni del settore energia compatte contro il Dl Sostegni Ter

Il DL Sostegni approvato dal Consiglio dei Ministri prevede, a favore delle imprese, un intervento stimato in 1,7 Miliardi di euro, volto a contenere l’aumento dei costi delle bollette.
Questa norma ha visto la luce senza una ampia condivisione con i corpi intermedi rappresentativi dei vari settori coinvolti (rappresentanti dei produttori di energia, rappresentanti dei consumatori, rappresentanti delle imprese tecnologiche del settore energetico, associazioni ambientaliste) e non può dai sottoscrittori del presente documento essere condivisa. Tale norma mette a grave rischio il corretto svolgimento delle dinamiche di mercato e non risolve minimamente la situazione emergenziale in corso che si avvia a generare gravi ripercussioni sul sistema sociale ed economico del Paese.
Tra l’altro un intervento estemporaneo e di complessa attuazione come quello proposto, senza voler entrare nel merito degli eventuali profili di legittimità dello stesso, comunque evidenti, rischia seriamente di non raggiungere l’obiettivo auspicato di introdurre modifiche strutturali al sistema elettrico al fine di favorire la crescita delle fonti rinnovabili in grado di ridurre e stabilizzare i prezzi di borsa, e mette a rischio anche le dinamiche di mercato energetico così come strutturato.
I firmatari sotto elencati ritengono che sia indispensabile l’apertura rapida di un tavolo di confronto su di un tema così importante come quello della attuale crisi energetica del nostro Paese, per il quale si rendono disponibili fin d’ora, finalizzato a definire interventi strutturali che garantiscano nel medio e lungo periodo al Paese costi energetici stabili, concorrenziali e quanto più indipendenti possibile dai contesti geopolitici internazionali, nel rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione assunti dal nostro Paese.
“Italia SOLARE esprime grande preoccupazione per il DL Sostegni appena pubblicato inquinato stabilisce, di fatto, un prelievo forzato alle società che producono energia da fonti rinnovabili senza nessuna possibilità di compensazione o restituzione. Sebbene temporaneo, il DL rappresenta un cambio delle regole del mercato elettrico e crea una perdita di credibilità del Paese verso gli investitori che oggi più che mai sono chiamati a realizzare la transizione energetica investendo in nuovi impianti rinnovabili”, commenta Paolo Rocco Viscontini Presidente di ITALIA SOLARE.

Comunicato Stampa Italia Solare

Camino: i modelli sul mercato

Con l’arrivo della stagione più fredda, accendere un camino casa è la soluzione ideale per conferire agli ambienti il giusto comfort termico. L’installazione di un camino è un’operazione che deve essere eseguita con attenzione per garantire il corretto funzionamento dell’impianto e ottenere un notevole risparmio sui consumi del riscaldamento.
Uno dei primi aspetti da prendere in considerazione quando si sceglie di installare un camino in casa è il modello. Questo dipende principalmente dalla funzione che il camino dovrà assolvere: se puramente estetica o funzionale. La scelta è ampia. A partire dai caminetti aperti, più belli alla vista ma meno efficienti dal punto di vista funzionale in quanto il calore tende a disperdersi per quasi il 70%. I caminetti aperti ventilati, che mantengono la classica forma dei caminetti aperti permettendo, però, al calore di propagarsi in maniera più uniforme, senza dispersioni eccessive. Camino chiuso, ventilato o meno, esteticamente meno gradevole, ma che sfrutta al meglio la combustione per una maggiore efficienza in termini di resa del riscaldamento. Termocamini, che hanno nella resa calorica il loro punto di forza e sono inoltre disponibili in diversi stili in termini estetici.
Per funzionare, un camino ha bisogno di materiale combustibile, diverso a seconda delle sue caratteristiche. I caminetti a legna, che rappresenta la più classica ed economica soluzione per i camini aperti tradizionali, ma è severamente vietata in alcune zone del Paese a causa di un elevato inquinamento atmosferico. caminetti a pellet, che, anche se si consuma rapidamente, offre una resa migliore in termini di impatto ambientale e bassi costi. Caminetti a bioetanolo, che, nonostante la bassa resa estetica, offrono un’ottima resa calorica. Caminetti elettrici, che, usando la corrente come fonte di alimentazione, hanno costi in bolletta molto elevati e offrono un riscaldamento minimo.

Chieti:1,9 mln dalla Regione per riqualificare l’edilizia pubblica

La Regione Abruzzo ha riconosciuto al Comune di Chieti altri due finanziamenti per la riqualificazione, messa a norma ed efficientamento energetico anche degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta degli edifici ubicati in via degli Ernici e di via Maiella, rispettivamente per 843.753,41 e 1.065.628,74 euro.
I progetti erano stati presentati lo scorso dicembre dagli uffici delle politiche della casa. Il Comune aveva chiesto verifiche a fronte di una prima mancata comunicazione dei finanziamenti. Ora le risorse sono confermate e la progettazione adottata dal Comune ha ottenuto un punteggio altissimo rispetto a tutti gli elaborati ricevuti.
Per la prima volta nella storia della città, ci sarà una dotazione di 3.700.000 euro di fondi per riqualificare gran parte del patrimonio immobiliare. Azioni attese da molti anni. Al punto che gli inquilini anni fa protestarono contro il Comune per avere attenzione.
Sono previsti interventi di riqualificazione e recupero primario con miglioramento sismico ed efficientamento energetico degli alloggi Erp in via degli Ernici per un importo di 843.753,41 euro. In via Maiella gli interventi ammonteranno a 1.065.628,74 euro. Queste risorse vanno ad aggiungersi al milione e 800.000 euro per la riqualificazione degli alloggi di via delle Robinie, delle Acacie e via Prati.

FONTE: Agenzia Ansa

Bonus mobili 2022: prorogato fino al 2024

Proroga del bonus mobili 2022 nella legge di bilancio 2022. Due le novità, rispetto alla prima bozza della manovra, che prevedeva il limite di 5000 euro. Innanzitutto Il tetto di spesa, che era di 16mila euro nel 2022, scende a 10mila euro (mentre nella prima bozza della legge di bilancio era di 5mila euro). Inoltre, la proroga del bonus non sarà solo per il 2022, ma per tre anni, fino al 2024. Il tetto di spesa passerà però a 5mila nel 2023 e 2024.
Per avere diritto al bonus mobili è necessario acquistare mobili ed elettrodomestici in classe energetica A +, A per i forni, e gli elettrodomestici devono essere dotati di etichetta energetica. Per ottenere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di credito, mentre non è agevolabile il pagamento effettuato in contanti, con assegni o con altri mezzi. È ammesso il finanziamento a rate.
Come riporta la guida dell’Agenzia delle Entrate, rientrano nella detrazione del bonus mobili anche le cucine e i mobili realizzati su misura da artigiani. Inoltre rientrano nel bonus mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione come lampadari, lampade da terra e da tavolo etc. Sono esclusi dal Bonus porte, pavimenti, tende e complementi di arredo Non rientrano nella detrazione aspirapolvere, scope elettriche e apparecchiature per la pulizia, macchine per cucire o per maglieria, tessitrici, ferri da stiro, tostapane, friggitrici, frullatori, macina caffè, phon e piastre per capelli, coltelli elettrici, spazzolini elettrici, rasoi elettrici, apparecchi per massaggi, sveglie, orologi, scaldabagno o boiler elettrici, bilance, computer, stampanti, telefoni, videocamere, televisori, tablet, smart TV, trapani.
Il bonus mobili 2022 si richiede indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, ma spetta solo al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Il bonus mobili 2021 spetta infatti solo nel momento in cui viene realizzata una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Nel caso di interventi su parti condominiali – come guardiole, appartamento del portiere, lavatoi -, i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Se vengono acquistati arredi per la propria abitazione, il bonus mobili 2022 non è concesso.
Per quanto riguarda il bonus mobili 2022, non è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, ma solo per la detrazione nella dichiarazione dei redditi.
L’Agenzia delle Entrate, nella risposta al quesito di un contribuente, ha sottolineato che se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute solo da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.

Visura online planimetrie attiva anche per i collaboratori

I collaboratori di studio dei professionisti abilitati ai servizi telematici di presentazione documenti possono, se in possesso di specifiche delega e abilitazione, consultare online le planimetrie catastali. L’Agenzia delle entrate, in attuazione di quanto previsto dal provvedimento dell’11 febbraio 2021 (vedi articolo “Planimetrie catastali: in arrivo nuove modalità di consultazione”), ha attivato le modalità che lo consentono, con un annuncio sul proprio sito.

Si tratta, in particolare, degli assistenti di:
• tecnici abilitati alla presentazione telematica degli atti di aggiornamento catastale o ad adempimenti connessi alla stipula di atti relativi a un immobile e incaricati da uno dei titolari di diritti reali sull’immobile o dall’autorità giudiziaria
• notai, incaricati di stipulare atti relativi a un immobile.

In attuazione del provvedimento direttoriale 11 febbraio 2021, l’accesso al servizio di consultazione delle planimetrie è consentito anche per altri atti o attività concernenti l’immobile, purché insiti nell’incarico conferito da parte di soggetto legittimato.

Così come anticipato, i collaboratori professionali già abilitati al servizio telematico di presentazione documenti, per accedere alla consultazione, devono essere specificamente abilitati al servizio dal “responsabile della gestione del collegamento”, attraverso la funzione “Gestione Utenti” presente sulla piattaforma Sister. Una volta autorizzati, infatti, devono inviare una richiesta, sottoscritta con firma digitale, contenente la specifica dichiarazione relativa all’incarico professionale ricevuto per la redazione di atti tecnici di aggiornamento del catasto edilizio urbano, o di adempimenti connessi alla stipula di atti relativi agli immobili.

Il servizio è gratuito e, per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi al portale dell’assistenza.

FONTE: FiscoOnline

Ance Veneto: da Pnrr e Superbonus risorse per 7 miliardi

Le risorse per l’edilizia da Pnrr e Superbonus 110% per il Veneto ammontano a 7 miliardi di euro, pari al 9% degli 87,3 miliardi totali, e risultano concentrati maggiormente nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
Lo rende noto l’Associazione dei costruttori edili Ance Veneto. Per il Superbonus 110%, gli interventi con almeno un’asseverazione protocollata al 31 dicembre 2021 in Veneto raggiungono quota 12.646, seconda regione in Italia dopo la Lombardia, e valgono 1,6 miliardi di euro. Per il presidente di Ance Veneto, Paolo Ghiotti, “il Pnrr è una grande opportunità ed il nostro territorio grazie anche al lavoro dei Comuni e della Regione si dimostra attrattivo. Si tratta di risorse che, insieme alla spinta del Superbonus, per il settore edile possono avere un impatto estremamente positivo. Questo, purtroppo, si scontra con i problemi che attanagliano l’edilizia da mesi come i costi delle materie prime e la difficoltà a reperirle, la mancanza di addetti ed ora anche il caro energia che rischia di avere effetti devastanti. Vi è poi un problema che tocca da vicino i piccoli Comuni, ovvero il fatto che non sono attrezzati dal punto di vista del personale e delle professionalità per seguire le procedure progettuali. Una soluzione potrebbe essere la costituzione di un gruppo di tecnici competenti con regia provinciale in grado di supportare i piccoli Comuni. Su questo fronte Ance Veneto è a disposizione per individuare soluzioni e fornire il proprio punto di vista essendo un interlocutore serio ed affidabile. Non vorrei che le attività malavitose mettessero gli occhi su queste risorse infiltrandosi attraverso imprese che non rispettano le regole e con governance poco trasparenti”, conclude.

FONTE: Agenzia Ansa

Edilizia: online il prezzario delle opere in Alto Adige

Gli elenchi prezzo delle opere edili e non edili sono stati aggiornati dalla Camera di commercio di Bolzano, da lvh.apa Confartigianato imprese, da Assoimprenditori Alto Adige, da Unione commercio turismo e servizi Alto Adige, da CNA-SHV Unione Provinciale degli Artigiani e Piccole Imprese e dal Comitato interdisciplinare degli ordini tecnici e dei collegi, dal Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano in cooperazione con la Provincia Autonoma di Bolzano.
Nella versione aggiornata degli elenchi prezzo sono state aggiunte e modificate complessivamente oltre 1.300 posizioni. Considerato che sono tuttora in atto oscillazioni dei prezzi di alcuni materiali da costruzione è possibile che vengano approvati alcuni adeguamenti dei prezzi nel corso dell’anno. Per concludere quanto intrapreso l’anno scorso, l’edizione degli elenchi prezzo 2022 include altresì ulteriori analisi dei prezzi in formato digitale disponibili sul sito dell’Agenzia per i contratti pubblici (ACP).
In totale sono state inserite più di 1.600 analisi dei prezzi. Assieme alla digitalizzazione delle analisi dei prezzi, è stata portata avanti anche la rilevazione dei prezzi elementari. Negli elenchi prezzo 2022 sono stati rilevati i prezzi elementari per quanto riguarda i noli, bitume, inerti, additivi per conglomerato cementizio, legname, pietre artificiali (laterizi, blocchi, ecc.), materiali impermeabilizzanti, materiali coibenti e insonorizzanti, calcestruzzo armato precompresso, malte e acciaio laminato e per alcune posizioni sono stati adeguati i prezzi. Fin d’ora sono anche disponibili sul sito dell’ACP le analisi dei prezzi delle lavorazioni finora approntate, l’elenco delle posizioni di prodotti e lavorazioni rispettose dei criteri ambientali minimi, nonché delle posizioni utili per la determinazione dei costi per la sicurezza.
Nel corso dell’anno potranno essere aggiunti gli elenchi di prodotti e lavorazioni che rispettano i criteri ambientali minimi pubblicati in altri prezzari regionali e le eventuali variazioni prezzi rilevate ed approvate durante l’anno.

FONTE: Agenzia Ansa