• Home
  • Chi siamo
  • Collegamenti
  • Abbonamento
  • Registrati
  • Accedi
  • Contatti
Quotidiano del Condominio
.
  • Attualità
  • FAQ Coronavirus
  • Giurisprudenza in condominio
    • Dottrina condominiale
    • Leggi e sentenze
  • Condominio
  • Fiscalità condominiale
  • Mercato Immobiliare
  • Quesiti
    • Quesiti fiscali
    • Quesiti legali
  • Risparmio energetico
  • Ristrutturazione
Cerca
  • Dottrina condominiale
  • Giurisprudenza in condominio

LESIONE DEL DECORO ARCHITETTONICO? DIPENDE DALLO STATO IN CUI VERSA IL CONDOMINIO

  • Quotidiano Del Condominio
  • 19 settembre 2017

[A cura di: Confappi]

Il giudice che valuta una presunta lesione del decoro architettonico, in seguito a un intervento del singolo condomino, deve tenere conto delle condizioni in cui versava lo stabile prima che l’opera fosse realizzata. Lo ha deciso la Cassazione con la sentenza 8 maggio 2017, n. 11177.

Nel caso specifico, il proprietario di un immobile ha eseguito un’apertura sul tetto per realizzare un terrazzino. La Cassazione, pur bocciando l’intervento, ritenuto lesivo del decoro dell’edificio, ha evidenziato come, in casi simili, possa “anche giungersi a ritenere che l’ulteriore innovazione non abbia procurato un incremento lesivo, ove lo stabile fosse stato decisamente menomato dai precedenti lavori”. Nei gradi di giudizio precedenti, il condomino ha infatti osservato che nell’edificio vi fosse già una “mancanza di pregio”, dovuta a lavori passati che avevano trasformato i sottotetti in unità abitative. E per questo motivo (l’opera) “non può essere ritenuta pregiudizievole per il decoro architettonico se apportata ad un edificio la cui estetica era stata già menomata a seguito di precedenti lavori”.

La Suprema Corte, pur accertando la violazione del decoro, in quanto il terrazzino “si poneva come un corpo totalmente estraneo rispetto al resto dell’edificio, assegnando, ad un tempo, all’uso esclusivo del singolo condomino quella frazione di tetto mutata in terrazza”, non ha quindi escluso che “il giudice, trovandosi a valutare se sussista lesione del decoro architettonico di un fabbricato condominiale, a cagione di un intervento operato dal singolo condomino sulla struttura, deve tenere anche conto delle condizioni nelle quali versava l’edificio prima del contestato intervento, potendo anche giungersi a ritenere che l’ulteriore innovazione non abbia procurato un incremento lesivo, ove lo stabile fosse stato decisamente menomato dai precedenti lavori”.

Tags
  • Confappi
  • decoro architettonico
  • giurisprudenza
  • Condividi questo articolo
  • twitter
  • facebook
  • google+
  • email
  • rss
È LEGITTIMA LA VENDITA DI UN IMMOBILE CON IL TETTO CONTENENTE AMIANTO
APPC: “LE TASSE HANNO AFFOSSATO LA CASA. ORA SPETTA ALLA POLITICA RISOLLEVARLA”

Related Posts

  • Dottrina condominiale
  • Giurisprudenza in condominio
  • Redazione
  • Set 19, 2017
Pignoramento immobiliare: chi paga le spese
  • Dottrina condominiale
  • Giurisprudenza in condominio
  • Redazione
  • Set 19, 2017
Rifacimento frontalini e riparto delle spese
  • Dottrina condominiale
  • Giurisprudenza in condominio
  • Redazione
  • Set 19, 2017
Cortile condominiale con funzione di copertura dei box

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Servizio riservato
agli abbonati alla rivista
“Italia Casa e Condominio”

Clicca qui per accedere all’ultima edizione

Ultimi articoli
  • La revoca giudiziaria dell’amministratore di condominio 9 luglio 2025
  • Cambio destinazione d’uso da deposito ad abitazione: quando serve il permesso di costruire? 9 luglio 2025
  • Arriva “Biblio in Condominio”, per accendere la passione per i libri 8 luglio 2025
Quotidiano del Condominio

Quotidiano del condominio

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Registrati
  • Abbonamento
  • Accedi
  • Contatti
Privacy Policy Cookie Policy
Dalla A alla Zeta Srl – Piazza Martiri della Libertà 3/5 – 10098 Rivoli (TO) | Per informazioni Tel. 333-6278929 – E-Mail: italiacasacondominio@libero.it | P. IVA 12640180019 - Cod. fiscale Registro Imprese 12640180019 - N. REA TO-1305154 - Capitale sociale € 2.000,00 i.v.
Intersezione realizzazione siti web Modena